La tecnologia e la grafica stanno raggiungendo al giorno d’oggi un livello di precisione e di simulazione tale da essere quasi più veri della verità stessa. Lo studio teamLab è un’eccellenza in questo contesto ed è la dimostrazione che l’unione fa la forza.
Ultrasoggettività
Il gruppo giapponese teamLab riunisce dal 2001 artisti, designers, matematici, programmatori ed architetti. Il principio alla base dei loro lavori è l’ultrasoggettività: l’arte giapponese tradizionale si basa su multipli livelli lasciando sfuocato ed indefinito sia il soggetto che il contorno della rappresentazione. Si scopre così che l’arte giapponese è sempre stata in un certo modo interattiva, quindi ultrasoggettiva
La cascata ultrasoggettiva
In Universe of Water Particles teamLab rielabora questo concetto rendendo interattiva l’acqua in ogni suo elemento. Un’enorme cascata su schermo viene generata dal software. Ogni singola goccia d’acqua viene elaborata e generata con un suo preciso tracciato. L’enorme cascata diventa così un enorme elaboratore di cascate governato da calcoli matematici e non più dalla natura.
Le onde ultrasoggettive
Se la cascata viene elaborata come singoli punti, le onde di Dark Waves vengono invece concepite come linee, secondo l’antica rappresentazione giapponese. Dark Waves rispecchia tutti i principi di Universe of Water Particles, ma trasportato nel ripetitivo e ipnotico mondo delle onde.
L’unione tra finzione e realtà
Cosa succede invece quando il virtuale si fonde con la realtà? Il progetto Deep in the Mountains of Shikoku consiste nella proiezione di luci e immagini sull’intera area di una cascata. Le pareti si riempiono di fiori e l’acqua si trasforma in raggi di piena luce. Una musica creata ad hoc crea un’atmosfera unica, quasi sognante. L’unico elemento che ci riporta alla realtà è il rumore di fondo della cascata. È proprio questo piccolo dettaglio che conferma il fatto che la realtà è sempre più affascinante della finzione.
Fonti: team-lab.net